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Cause delle fosse nasali ostruite e esami per la diagnostica di neoformazioni nasali

Le cause di occlusione delle fosse nasali sono molteplici: dalle più frequenti deviazioni del setto nasale, l’ipertrofia dei turbinati, polipi naso-sinusali, si arriva alle forme tumorali. Soprattutto le forme di tumefazioni endonasali monolaterali fanno sospettare una possibile forma tumorale. Oltre alla endoscopia nasale, effettuabile sia con ottiche rigide che flessibili, è necessario effettuare l’esame per immagini con TC ed eventuale RM con mezzo di contrasto. È soltanto però la biopsia o l’asportazione, con correlato esame istologico, che può confermare il sospetto di una lesione neoplastica.

CASO CLINICO: NEOFORMAZIONE NELLA FOSSA NASALE SINISTRA

Uomo di circa ottant’anni che avvertiva da alcuni anni la progressiva difficoltà respiratoria nasale, inizialmente a sinistra e poi divenuta bilaterale. Alla fibroendoscopia la fossa nasale sinistra appariva completamente occupata da massa di aspetto biancastro che arrivava fino alla valvola nasale. A destra la fossa nasale appariva completamente pervia, ma la coana omolaterale si presentava completamente occupata da una massa dello stesso aspetto della tumefazione della fossa nasale sinistra. Sia la TC che la RM descrivevano trattarsi di forma polipoide che interessava la fossa nasale sinistra ed il rinofaringe. Le pareti ossee risultavano ben conservate anche se la parete laterale a sinistra era spostata in maniera accentuata verso l’interno del seno mascellare. Normali apparivano i seni paranasali.

L’intervento chirurgico per l’esportazione della neoformazione nella fossa nasale

Veniva effettuato intervento chirurgico in endoscopia in anestesia generale totalmente endovenosa. La massa risultava particolarmente dura al tatto ed al taglio tanto da rendere inutilizzabile il debrider, che, nella patologia polipoide, ha sempre la possibilità di asportazione della massa. Venivano effettuate progressive manovre di clivaggio della massa tumorale nel naso, fino ad arrivare in corrispondenza del meato medio dove si individuava il peduncolo della neoformazione. Sezionato questo, la massa veniva asportata in un solo blocco. Non sanguinamento. Tamponamento della fossa nasale sinistra con connettivina garza ed aureomicina unguento. La massa asportata delle dimensione come da foto, di 10 cm per 5 con spessore di 2,5 presentava le impronte della struttura laterale e riproduceva la fossa nasale ed il rinofaringe nella sua forma. Immagine del tumore al naso:

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L’esame istologico deponeva per un adenoma sebaceo. Trattasi di una neoplasia benigna composta da strutture duttali rivestite da epitelio con differenziazione sebacea, occasionalmente cistiche, immerse in un denso stroma fibroso con modesto infiltrato linfocitario. Assenza di mitosi (ki67/MIBI=2%) e di necrosi. Trattasi di una neoplasia delle ghiandole salivari abbastanza rara in tale sede costituendo il 4-8% delle neoplasie del tratto naso-sinusale. Rimosso il tampone nasale sinistro dopo 48 ore, il paziente tornava alla sua completa funzionalità respiratoria nasale. Followup dopo un mese negativo. Non necessaria altra terapia.

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